“Se ci fosse una parola
per descrivere questo posto è:
incommensurabile.
Immensa come la bellezza
che si respira.”

A pochi chilometri dal centro abitato del Comune di Acquaro, passando per la Frazione Piani, è possibile immergersi nel verde e iniziare un viaggio che porta alla scoperta delle bellezze naturalistiche che offre la Riserva del Marchesale. Sei sentieri naturalistici e due tracciati dal Parco Regionale delle Serre, permettono di visitare la Riserva a piedi. L’istituto di biologia agroambientale e forestale del CNR, in collaborazione con il Reparto di Mongiana e l’istituto per i sistemi agricoli e forestali, nell’ambito del progetto europeo LIFE+ManFor, ha segnato un percorso suddiviso in sei tappe e scandito da dodici pannelli illustrativi. Questi sono perfetti per gli appassionati di trekking o di mountain bike.

Conoscere il paese dove si vive non è soltanto sapere quanti abitanti conta, quali sono i confini, l’altitudine sul livello del mare, le vie interne … Può aiutare a conoscere ancora meglio il proprio luogo natio se si ha la possibilità di riappropriarsi anche del significato di luoghi “del cuore” che la tradizione ci ha consegnato. Il fine di questo intervento punta proprio a questo. Per il momento ci si soffermerà su Salandrίa e su Cillándra. Entrambi questi toponimi derivano dalla lingua greca antica. Salandrίa è nome composto da σάλα (leggi: sàla – dialetto dorico) che significa “scotimento” e da ανδρία (andría) il cui significato è “forte agitazione”. L’aggettivo ανδρεία (pronuncia: andréia) = forte, ci porta alla definizione, vale a dire: luogo di forte scotimento. Che ci riconduce alla natura pietrosa del luogo e alla presenza soprastante di località Liso (pietra, sasso). Ispira sicuramente ad immagini “romantiche”, invece, Cillándra. Ancora una volta è il greco antico a fornirci la possibilità di capirne il significato. In particolare ci “collaborano” Esichio (V sec. d. C.), lessicografo, e Polliano (II sec. d. C.), epigrammatico. Il nome in questione è composto dal vocabolo molto antico κίλλης (chíllēs) di significato uguale al “più recente” νος (όnos) = asino, e da νήρ- νδρός ( n r- ndrόs, nomin.-genit.; accusativo: ándra), uomo, in questo caso “conduttore”, nello specifico, di asino. In senso traslato possiamo dire: passaggio/sentiero attraversato da asino con conduttore.

Vivi Acquaro e Fabrizia

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