Riserva del Marchesale
A pochi chilometri dal centro abitato del Comune di Acquaro, passando per la Frazione Piani, è possibile immergersi nel verde e iniziare un viaggio che porta alla scoperta delle bellezze naturalistiche che offre la Riserva del Marchesale.
Sei sentieri naturalistici e due tracciati dal Parco Regionale delle Serre permettono di visitare la Riserva a piedi. L’istituto di biologia agroambientale e forestale del CNR, in collaborazione con il Reparto di Mongiana e l’istituto per i sistemi agricoli e forestali, nell’ambito del progetto europeo LIFE+ManFor, ha segnato un percorso suddiviso in sei tappe e scandito da dodici pannelli illustrativi. Questi sono perfetti per gli appassionati di trekking o di mountain bike.
Partendo dal Comune di Acquaro, percorrendo la SP72, attraversando il centro abitato della frazione Piani, ha inizio un percorso che porta al confine con il Comune di Fabrizia. Il primo pannello illustrativo che si palesa è quello indicativo del sentiero “Anello – Bellavista”. Quest’ultimo si trova ai piedi del monte Diavulomani, altura attorno al quale aleggia una leggenda che lo descrive come un Vulcano oramai spento da secoli. E’ anche la cima più alta che sovrasta il Comune di Acquaro con i suoi 1.150m di altezza.
Lungo il sentiero si possono osservare i principali corsi d’acqua, affluenti del Marepotamo, tra cui il fosso AcquaBianca e l’Arruggiato. Si arriva poi in località Speranza, dove è presente una Caserma in disuso e da lì ha inizio il sentiero “Faggio del Re – Speranza” (secondo pannello illustrativo). Continuando ad EST, salendo sempre più in alta quota, si arriverà nel Piano di Petratonda. In tale area è presente un piccolo edificio utilizzato quotidianamente come ricovero di emergenza mentre, nel periodi estivo, viene concesso in uso a gruppi di scout e visitatori. Petratonda segna il punto di incontro del tratto di sentiero Speranza e quello Faggio del Re che conduce al confine con Fabrizia. Castagni, faggeti e abeti bianchi sono le specie forestali che caratterizzano le zone sopra descritte.
Storia e descrizione della riserva
Riserva Marchesale
La proprietà delle riserve è stata per tanti anni di nobili latifondisti, i quali detenevano estese aree delle Serre che si affacciavano sul versante tirrenico, nei Comuni di Acquaro, Dasà e Arena. A capo del territorio comprendente la Riserva Marchesale vi erano i Marchesi Caracciolo di Arena. In particolare, il 19 giugno del 1914, la Marchesa Maria Alicia Caracciolo Imperiale cedette la proprietà all’azienda di Stato per le foreste Demaniali. Tale possesso in capo allo Stato si ebbe il 2 agosto dello stesso anno. Le principali cause che spinsero alla vendita furono l’eccessivo sfruttamento dei boschi e la conseguente trasformazione in terreni adibiti al pascolo e all’utilizzo dell’aratro.
Gli acquisti da parte dello Stato determinarono la nascita del Demanio Nazionale delle Sette Foreste, il quale comprendeva:
- nel Comune di Mongiana – Pecoraro, Bruno Grillo e Cropani-Micone
- nel Comune di Fabrizia – San Mauro
- nei comuni di Acquaro e Arena – Marchesale
- nel comune di Gerocarne – Prasto
- nel comune di Spadola – Le Divise
Lo Stato, che inizialmente condusse lavori di riqualificazione e rimboscamento di tutta l’area, progettò un modello economico per consentire la produzione di reddito da queste proprietà attraverso l’attività di il taglio degli alberi e di vendita della legna.
Alla fine degli anni settanta, venne individuata la linea gestionale di questo territorio, ovvero la protezione della natura. Delle sette foreste, quelle di Marchesale e di Cropani-Micone vennero dichiarate Riserve Naturali Biogenetiche, con D.M. 13/07/1977, gestite dal Corpo Forestale dello Stato, ora Reparto Carabinieri Biodiversità.
Le Riserve sono oggi comprese in Aree SIC (Siti di Interesse Comunitario). Rientrano in zone speciali di protezione e “si integrano in un sistema di aree protette che interessa tutti i paesi d’Europa, essendo state prima incluse nella Rete europea di riserve biogenetiche (come da nota del 12/11/1996 del Segretario del Consiglio d’Europa) e poi nella rete UE Natura 2000 (limitatamente a questa riserva)”.
La Riserva Marchesale, assieme a quella di Cropani-Micone, è compresa in un’area omogenea protetta ricadente nel Parco Naturale Regionale delle Serre la cui estensione è di circa 17.000 ettari.
Significativo per lo sviluppo economico delle Serre Calabresi è stata l’istituzione del Demanio Nazionale di Villa Vittoria nel cuore delle foreste Demaniali, con sede nel Comune di Mongiana.
L’attività svolta dall’amministrazione ha contribuito a rendere questi boschi tra i migliori d’Italia e d’Europa.
Fonte:
Menexa Srl, Riserva Naturale Biogenetica Marchesale, Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, https://rgbio.it,
https://rgbio.it/riserva/marchesale/